IL GIORNALE PARLA DI SIGNORAGGIO BANCARIO! ecco l'articolo :
IL GIORNALE PARLA DI SIGNORAGGIO BANCARIO! ecco l'articolo :
Bce, la fabbrica del debito che sta rovinando l'Europa
Se tutti i giorni i Merkel, Monti, Barroso, Draghi scendono in campo per
rassicurarci che «l'euro è irreversibile», vuol dire che stiamo
assistendo a un rito scaramantico per allungare il più possibile la vita
del moribondo. Tutti gli indicatori dell'economia reale attestano in
modo inequivocabile che giorno dopo giorno siamo prossimi al funerale.
Il nostro funerale. La recessione sempre più profonda, l'indebitamento
pubblico che cresce, il Pil che si riduce, la produzione, le
esportazioni e i consumi in calo, le tasse più alte al mondo, le imprese
strangolate che chiudono, i disoccupati e i poveri che aumentano, i
giovani senza prospettive.Ebbene, come è possibile che, da un lato, la
crisi è causata dall'euro e, dall'altro, siamo noi italiani, noi
europei, a pagarne le conseguenze? La risposta è nella recente
dichiarazione del governatore della Bce (Banca centrale europea) Mario
Draghi a Le Monde: «Il nostro mandato non è di risolvere i problemi
finanziari degli Stati, ma di garantire la stabilità dei prezzi e
mantenere la stabilità del sistema finanziario in tutta indipendenza».Ma
come: la Bce dopo aver imposto condizioni spietatissime agli Stati per
poter accedere al credito finalizzato al ripianamento del debito
pubblico, ora ci dice che si lava le mani dei problemi degli Stati? Ma
come: se questi problemi sono legati alla carenza di liquidità monetaria
e l'unica istituzione titolata ad emettere l'euro è la Bce che si
rifiuta di farlo? Ma come: quando le banche e le società quotate in
borsa crollano si pretende il massiccio intervento degli Stati con
denaro pubblico mentre quando gli Stati sono in crisi voltate loro le
spalle?Il signoraggio è la differenza tra il costo reale e il valore
nominale della moneta.
Oggi la Bce stampa la banconota da 100 euro al costo di 3 centesimi e la
vende alle banche commerciali a 100 euro, più l'1% di interesse, in
cambio di titoli di garanzia. Le banche rivendono la banconota allo
Stato a un tasso superiore in cambio di buoni del Tesoro che sono titoli
di debito. Lo Stato ripaga questi interessi facendoli gravare sulle
tasse imposte ai cittadini. Quindi tutto il denaro in circolazione è
gravato da interessi percepiti dalle banche e da tasse che gravano sulle
nostre spalle. È così che noi siamo indebitati dal momento in cui
nasciamo. È il sistema che di fatto corrisponde ad una «fabbrica del
debito».Chi è il responsabile? A differenza di quanto si tenderebbe a
pensare, la Bce è un'istituzione che svolge una funzione pubblica ma è
di proprietà privata, detenuta da banche private, comprese quelle dei
Paesi europei che non aderiscono all'euro. Ha la struttura di una
società per azione e gode di autonomia assoluta dalla politica pur
condizionando pesantemente la politica. Questa «fabbrica del debito» si è
arricchita grazie a due nuovi trattati, il Fiscal Compact o Patto di
stabilità, e il Mes o Fondo Salva-Stati, approvati il 19 luglio dal
nostro Parlamento: così ci siamo ormai autocondannati ad essere
indebitati a vita. Ci siamo impegnati, al fine di dimezzare il debito
pubblico per portarlo al 60% del Pil, a ridurre i costi dello Stato di
45 miliardi di euro all'anno per i prossimi 20 anni, ciò che si tradurrà
in nuove tasse e ulteriori tagli alla spesa pubblica; mentre per creare
il Fondo Salva-Stati, l'Italia si è accollata la quota di 125 miliardi
di euro, che non abbiamo. Nasciamo indebitati perché la moneta non la
emette lo Stato ma una banca privata e abbiamo sottoscritto degli
accordi con istituzioni sovranazionali le cui sentenze sono
inappellabili. D'ora in poi lavoreremo sempre di più e vivremo sempre
peggio per pagare i debiti. Ci limiteremo a produrre per consumare beni
materiali, non ci saranno né risorse né tempo per occuparci della
dimensione spirituale. Siamo ad un bivio epocale: salvare l'euro per
morire noi come persona, oppure riscattare la sovranità monetaria per
salvaguardare la nostra umanità. Ecco perché solo una nuova valuta
nazionale emessa direttamente dallo Stato, che ci affranchi dalla
schiavitù del signoraggio e scardini dalle fondamenta la «fabbrica del
debito», emessa a parità di cambio con l'euro per prevenire fenomeni
speculativi e inflazionistici, potrà darci la libertà di essere
pienamente noi stessi nella nostra Italia che ha tutti i requisiti di
credibilità e solidità per andare avanti a testa alta e con la schiena
dritta.
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